Plague il nuovo Social Network nato in Europa

Gen 11, 2015Innovazione Tecnologica, News, Social Media

Un po’ Twitter, un po’ Reddit ed anche un po’ Swarm. Plague è l’ultimo nato nella famiglia dei social network ma ha tutte le carte in regola per diventare un punto di riferimento per moltissimi utenti ed una ispirazione per un nuovo modo di progettare applicazioni che sfruttino la creatività e la geo-localizzazione dell’utente.

Il concetto è semplice ed efficace. Vediamo le novità e particolarità di questa nuova app. 

  1. Il profilo può essere anonimo ma consente anche di linkare al proprio profilo twitter o Instagram, l’anonimato è quindi una opzione ma non un obbligo.
  2. L’utente crea della cards, in sostanza dei contenuti, che possono essere immagini, testi o link esterni e li pubblica.
  3. Queste card hanno una vita di 7 giorni, dopo questo tempo spariscono completamente anche dal proprio archivio.
  4. Per ogni card che genereremo saranno a disposizione delle statistiche relative alla loro viralità e diffusione geografica.
  5. All’inizio questi contenuti saranno visibili solo agli utenti più prossimi al momento della connessione in un raggio variabile. Ad esempio se si è in una zona molto affollata di utenti di Plague probabilmente la propria card sarà visibile ad un numero di utenti racchiusi un area molto stretta mentre se la zona è scarsamente popolata gli utenti di prossimità potrebbero essere anche molto distanti. Questo sistema permette di avere sempre e comunque un certo numero di vicini che però potrebbero essere a distanze variabili a seconda del numero di utenti connessi in prossimità.
  6. Non ci sono like, retweet o altro ma swipe. Se un contenuto ti piace con un movimento del pollice lo strisci verso l’alto e di conseguenza lo condividerai in modo virale con i tuoi vicini, se non ti piace farai lo swipe verso il basso e il contenuto almeno per quello che ti riguarda sarà destinato all’oblio. Non c’è modo di tornare indietro, se per caso ha fatto lo swipe down il contenuto è perso per sempre.
  7. La qualità del contenuto è determinante per garantirne il successo a livello virale.
  8. I contenuti possono essere commentati oppure si possono sottoscrivere per seguirne lo sviluppo.
  9. Le card che ci piacciono possono essere condivise anche all’esterno di Plague sia come immagini che come link.

Plague è una idea di una azienda Lituana, la Deep Sea Marketing S.A., che nel passato ha lanciato un altro paio di progetti interessanti ed il suo creatore è Ilya Zudin.

Il lancio è avvenuto quasi in sordina e pochissimi media specializzati ne hanno parlato, in seguito, a seconda delle nazioni in cui veniva pubblicato qualche articolo, si è registrato un picco di utenti locali che cominciavano a interagire con l’ormai folta e variegata comunità che si andava creando. In queste prime settimane di utilizzo ad esempio dopo i primi early adopter sparpagliati a macchia di leopardo in Europa sono arrivate blocchi compatti di belgi, polacchi, svedesi e tedeschi che per qualche giorno hanno colonizzato lo stream  salutati dal benvenuto degli utenti già più smaliziati.

La cosa interessante da sottolineare è che nonostante l’anonimato la comunità si è da subito auto-regolata privilegiando contenuti positivi e cassando i selfie, il porno e in generale le consuete idiozie social.

Se volete scaricarla ecco il link a iTunes ed al Play Store

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