Come adeguare il tuo sito alla nuova legge su Privacy e cookie
Ma andiamo con ordine. Cosa sono i cookie? Sono semplici stringhe di testo di piccola dimensione che il server invia al tuo browser ( ad esempio Chrome, Firefox, Explore, insomma quel programma che usi per navigare su Internet) e che in caso di nuova visita allo stesso indirizzo il tu browser rispedirà indietro.
A cosa serve questo processo di scambio di informazioni? A raccogliere dettagli su chi visita il portale e su come si muove al suo interno. Tanto per capirci, è grazie ai cookie che talvolta, rientrando in un sito che abbiamo già visionato, ritroviamo delle impostazioni così come le avevamo lasciate la volta precedente: i cookie permettono al portale di ricordarsi di noi e di cosa abbiamo fatto.
Da un lato questo migliora l’esperienza utente: ritrovi la pagina così come la avevi lasciata, il carrello degli e-commerce non si svuota ogni volta che abbandoni il sito e via dicendo. Tuttavia si tratta pur sempre di una raccolta di tue informazioni personali e per questo il 2 giugno è scattato l’obbligo, per i tutti i siti che utilizzano i cookie, di chiedere il preventivo permesso all’utente.
Questo non vale per tutti i cookie. Infatti per quelli cosiddetti tecnici, ovvero quelli necessari alla navigazione in un sito, è sufficiente un’informativa in merito. Quelli invece che servono a profilare – cioè a raccogliere informazioni – gli utenti a scopi pubblicitari, di retargeting o di social network (ovvero quelli grazie a cui, ad esempio, Google ci propone della pubblicità basata sui nostri interessi) devono essere accettati dall’utente stesso.
Il titolare del sito si trova quindi ad affrontare diversi oneri:
– identificare i cookie installati sul proprio sito e le loro finalità;
– catalogarli;
– identificare le terze parti che potrebbero inviare dei cookie;
– identificare i link alle privacy policy e i moduli di consenso delle terze parti con le quali ha stipulato accordi per l’invio dei cookie dallo stesso sito.
Impegnativo, eh? Ma non è finita qui.
Nel caso in cui non siano disponibili i link alle privacy policy e i moduli di consenso direttamente dalle terze parti, questi vanno comunque inseriti i link alle privacy policy degli intermediari (di solito si tratta del concessionario di pubblicità del sito). Nella pratica il risultato è molto meno invadente di quanto si immagini, come puoi vedere anche sul nostro sito.
Tuttavia si tratta di un bel ginepraio in cui è difficile muoversi senza un consiglio esperto. Per questo puoi rivolgerti a DNA Italia per regolarizzare il tuo sito conformandolo alla legge entrata in vigore il 2 giugno. DNA Italia opera da anni sul web e grazie alla sua esperienza e competenza in materia ti aiuterà a rimanere sempre aggiornato sulle esigenze del tuo sito. Contattaci per saperne di più!