Cinemagraph e GIF animate, nuovi formati per la comunicare online
I cinemagraph sono un connubio elegante tra un video e un’immagine, ideati nel 2011 dal duo creativo formato da Kevin Burg, artista digitale, e Jamie Beck, fotografa.
Sono micro-video di pochi secondi in cui un particolare od una azione si ripetono all’infinito creando effetti molto interessanti. Il cinemagraph può essere un file video vero e proprio oppure reso tramite GIF in loop.
La coppia collaborava già dal 2009 nello studio di New York e raccontano di aver scoperto dopo varie sperimentazioni il potenziale di questo nuovo strumento.
“È come dar vita ad un’immagine, è un processo lento, che richiede un’alta qualità degli strumenti di fotografia, ma ancora di più di un lavoro di post produzione molto accurato, che può durare anche diversi giorni” dicono gli artisti. Inoltre aggiungono “sono molti i nostri clienti che al posto di preferire un video, che richiede un maggiore impegno da parte di coloro che lo visualizzano, preferiscono la freschezza e l’immediatezza di un cinemagraph.”
Sono stati loro a battezzarlo, ma non l’hanno depositato, perché “in fin dei conti siamo artisti e vogliamo che chiunque si senta libero di sperimentare, partendo anche dal nostro lavoro” dice Burg.
ecco alcuni esempi del loro lavoro presi dal sito cinemagraph.com
Questo strumento è stato subito notato dai grandi marchi della moda e del lusso, ma anche dai prodotti di largo consumo come Coca Cola, che ne ha voluti produrre diversi per le sue campagne social e la presenza online in genere.
Facebook ha prontamente contattato il duo per poter ragionare insieme su come rendere il social adatto ad accogliere i cinemagraph come strumento della pubblicità online. Sicuramente l’auto-play dei video e delle GIF animate su Facebook ed Instagram, che vengono attivati autonomamente, va incontro a questo tipo di strumento. La qualità dell’immagine e il sottile effetto di movimento faranno soffermare maggiormente sugli annunci pubblicitari, che è poi quello che ogni cliente di un’agenzia di comunicazione vuole.
Ma i cinemagraph vanno oltre l’online. Provate ad immaginarli in un allestimento fieristico, video-proiezioni emapping su grandi superfici o nei monitor sul punto vendita. Il limite è la creatività del team creativo a cui vi affiderete.
Quale sarà il reale potenziale di questo strumento? Gli esperti dicono grande e i risultati li sostengono.
Esso permette al comunicatore di creare una storia attraverso un’immagine, sottolineando un particolare, ed avvicinando il prodotto al consumatore. Non è la complessità dello strumento in sé, ma la capacità di cogliere ciò che va esaltato. Si può raccontare davvero qualsiasi cosa: provate solo ad immaginare la pubblicità di un ristorante, dove le foto dei cibi, oltre ad essere di altissima qualità, ci attirano a loro grazie all’effetto del vapore di una pietanza calda o delle bollicine di un calice di ottimo vino. Se riuscite ad immaginarvelo, potete intuirne anche voi il potenziale.
Proprio per questo DNA Italia ha arricchito la sua capacità di comunicare anche di questo strumento, che da qualche anno è sulla bocca degli esperti del settore e sta entrando nella quotidianità di tutti noi.