Gamification – Aumentare l’engagement rendendo un gioco la comunicazione

Set 8, 2017Advertising, Marketing, Web

Gamification: sembra il titolo di una canzone di Celentano, ma non è.

Mai sentito “gamification”? Deriva dalla parola inglese “game” (gioco) e fin qui tutto facile. Tuttavia l’argomento è un poco più complicato, ma molto interessante. La gamification rappresenta in realtà uno strumento estremamente efficace, in grado di veicolare messaggi anche di marketing, traendo vantaggio dall’interattività e dai principi base del concetto di divertimento. A prima vista un approccio leggero, in realtà un strumento consolidato e affidabile: roba seria che fa divertire come i pazzi.

Il principio base è: mettere sempre al centro l’utente e il suo coinvolgimento attivo. Gli obiettivi sono il miglioramento della gestione del cliente, il consolidamento della fedeltà alla marca, ma anche, pensando al pubblico interno all’azienda, le performance complessive da parte di dipendenti e partner.

Vediamo quali sono le sue caratteristiche fondamentali. Per semplificare possiamo dire che la gamification è la declinazione di regole mutuate dai videogiochi, dinamiche ludiche applicate al mondo che non ha niente a che fare col gioco. In parole povere, per gamificare un sito, un servizio, una app, una promozione on-line, si dovranno introdurre concetti come punti, livelli, missioni e sfide. Tutto perché gli utenti siano spinti alla partecipazione, alla condivisione e soprattutto al raggiungimento di obiettivi.

Gamification comincia a essere più chiaro, vero?

Vediamo come sia possibile ottenere i risultati desiderati. Scopriamo subito che, nonostante le innovazioni continue in materia di game design, le meccaniche di base si compongono di elementi relativamente semplici. Sono i concetti utilizzati per assicurare un’esperienza in grado di generare interesse nel giocatore, una spinta irresistibile alla partecipazione dell’utente: competizione, conquista del risultato e ricompensa.

–       La classifica

con una buona realizzazione si possono accendere interesse e spirito di competizione

–       Le missioni

cioè le “sfide” che i giocatori possono intraprendere per raggiungere risultati e trofei

–       I crediti

che sono i punteggi, l’accumulo anche senza un valore reale associato

–       I livelli

che rappresentano e riflettono i contesti di vita reale e inducono a raggiungere traguardi.

Come abbiamo già detto, questi meccanismi sono introducibili con vantaggio in contesti no-gaming, per coinvolgere e fidelizzare. Per esempio, i così detti “advergames” sono giochi coinvolgenti ideati per promuovere una marca o un prodotto, spesso integrati nel media mix di una campagna pubblicitaria. D’altro canto, si possono immaginare giochi per comunicare in maniera non opprimente la cultura aziendale ai dipendenti, proponendo loro competizioni amichevoli che favoriscano obiettivi e traguardi da raggiungere, condividere e confrontare.

In DNA Italia abbiamo maturato una notevole esperienza nella creazione di strumenti che sanno generare feedback positivo per l’azienda, tanto che un importante marchio nazionale ci ha recentemente affidato una azione gamification tutta nuova e scintillante… Rimaniamo in contatto, vi racconteremo tutto molto presto!

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